Brano: [...]80.000 lavoratori, rappresentò durante il conflitto la spina dorsale degli armamenti (si ricorda il celebre mortaio da 420 mm « grande Berta ») e uno dei principali sostegni delle mire annessionistiche del Reich, con particolare riguardo per i distretti minerari del Belgio e della Lorena.
Il crollo dell’impero prussiano e la sconfitta militare ridimensionarono temporaneamente il peso sociale e la produzione industriale del complesso (nel 1923 Gustav Krupp, dopo l'occupazione della Ruhr, subì anche l’arresto ad opera dei francesi), ma non ne intaccarono le basi patrimoniali. Queste erano destinate a nuovo incremento, dapprima con il riarmo segreto in violazione del trattato di Versailles (probabilmente già nel 1926) e successivamente nel quadro del riarmo in grande stile promosso dal nazismo.
Contro la repubblica di Weimar
Il riarmo segreto consentì all’azienda Krupp di allargare addirittura la propria sfera d’influenza trasferendo all’estero (Olanda, Svezia e Spagna) le basi della propria attività e il centro di vendita delle armi che no[...]
[...]l centro di vendita delle armi che non potevano essere facilmente introdotte in Germania. Ma
il peso del grande complesso che era rimasto legato attraverso numerosissimi tramiti ai centri vitali della politica del Reich (basti pensare che Hugenberg, il noto agitatore e capo dei tedesconazionali, proveniva dall’ambiente Krupp) era destinato a tornare decisivo nella fase più acuta della crisi della repubblica di Weimar.
Nell’autunno del 1931 Gustav Krupp divenne presidente della Confederazione dell’industria del Reich. L’industriale, che pur patrocinando un corso autoritario non si era ancora
sbilanciato apertamente a favore del movimento nazionalsocialista e di Adolf Hitler, assumeva la guida dell’industria tedesca al culmine della grande crisi che, in quegli anni, aveva colpito in modo particolare il settore siderurgico e meccanico.
Da quel momento Krupp si fece aperto sostenitore di ogni soluzione dittatoriale per schiacciare la repubblica di Weimar e il movimento operaio, appoggiando prima von Papen e successivamente il generale Sch[...]
[...]rché l’industria tedesca, pur guardando con favore a chiunque prospettasse un forte riarmo foriero di ripresa industriale, preferiva appoggiarsi alle forze conservatrici tradizionali, compresa la Reichswehr, piuttosto che affidarsi alle incognite di un movimento come quello nazista. Ma dopo i successi elettorali del partito nazista, tra il settembre del 1931 e il novembre del 1932, nulla più si opponeva a una opzione decisa a favore del nazismo. Gustav Krupp fu infatti tra i grandi industriali, i banchieri e gli agrari che, nel novembre del 1932, invocarono dal presidente Hindenburg (v.) la consegna del potere a Hitler.
Il periodo aureo del nazismo
L’avvento del nazismo coincise con una nuova fase di splendore delle fortune della Società Krupp. Nel luglio del 1933 lo stesso Gustav fu nominato membro del Consiglio generale deH’economia del Reich e l’anno successivo presidente della Reichsgruppe Industrie, nel quadro della riorganizzazione deH’economia promossa dal Terzo Reich.
Nel marzo del 1936 la visita di Hitler alle officine di Essen [...]
[...]e di armamenti si accompagnò a un incessante miglioramento tecnologico: tra le altre realizzazioni, Krupp potè vantare ben presto di aver dotato la Wehrmacht nazista del cannoncino antiaereo da 88 mm (utilizzabile anche in funzione anticarro) che fece le sue prove durante la guerra di Spagna.
Nel 1939 il complesso occupava oltre 100.000 lavoratori, più del doppio di quanti ne aveva avuti all’inizio degli anni Trenta. I lauti finanziamenti che Gustav Krupp aveva elargito a Hitler e al partito nazista per garantirne prima il successo elettorale del 5.3.1933 e poi il definitivo consolidamento al potere, si erano rivelati un investimento più che sicuro e redditizio.
Ma la grande stagióne di espansione in dimensioni senza precedenti venne per la Krupp con la guerra, dopo le aggressioni e le invasioni naziste all’ovest e all’est dell’Europa. L’azienda di Essen si distinse infatti nell’Europa del « nuovo ordine » nazista per il suo spirito di rapina nei confronti delle imprese similari dei paesi occupati e per
lo sfruttamento di manodopera forz[...]